Meno è di più è il titolo del mio nuovo libro, dal 9 aprile disponibile in formato e-book. L’idea è nata per curiosità: le Regole di Benedetto da Norcia e Francesco di Assisi sono un forziere da cui prelevare geniali e attuali strategie per ridare anima all’economia, alla finanza, all’impresa e al lavoro. Quanto mai utili, specie in questo periodo cupo in cui non sappiamo dove ci porterà la pandemia. Potremo cambiare stili di vita, il modello consumistico e veloce che sta distruggendo il pianeta, la nostra salute, le nostre relazioni?
Meno è di più: per la Borsa e per la vita
Dipenderà dalle misure restrittive per il Coronavirus l’approdo in libreria con l’edizione cartacea. Doveva essere il 19 marzo, in tempo per l’evento Economy of Francesco in programma ad Assisi alla fine di quel mese. Poi gli eventi sono precipitati, il grande appuntamento mondiale sull’economia è stato rinviato novembre (si terrà dal 19 al 21) e tutti siamo finiti in quarantena. Meno è di più, tuttavia, anche in questo senso: può essere una occasione per una riflessione diversa, magari anche più digitale con webinar e dirette video sui social. Vedremo.
Ho trovato spunti interessanti e provocatori in quei due santi. Per la Borsa e per la vita. Meno non significa affatto decrescere. Vuol dire arretrare, questo sì: nell’indifferenza, nell’individualismo, nella conflittualità, nella bulimìa del consumismo e della ricchezza. Ma per essere più. Più civili, più realizzati, più umani, più felici. Occorre creatività, e anche un po’ di follìa. Occorre essere affamati di futuro. Esattamente le corde che vuol far vibrare Economy of Francesco fortemente voluta da Papa Bergoglio.
Stay hungry, stay foolish, stay civil
Qualcuno ha paragonato Francesco d’Assisi a Steve Jobs. Cosicché, ho provato a riprendere la famosa frase dell’inventore della Apple, in una chiave diversa: stay hungry, stay foolish, stay civil. Bisogna essere affamati di futuro, un po’ folli, sì, ma anche civili. Ho approfondito in questi anni il tema della economia civile, una prospettiva diversa dalla economia politica: più inclusiva, più attenta alle relazioni, orientata allo sviluppo integrale dell’uomo. E contraria, come me, alla decrescita felice. Vi interessa capire perché?
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[…] conclusione, la domanda è sempre la stessa. Riusciremo a cambiare il mondo? Le organizzazioni italiane del terzo settore possono usare il Covid-19 come un motore di […]