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Ferragosto con JJ Cale: mi chiamano la brezza, the breeze

15 Agosto 2018

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Ci sono sere in cui vorresti correre, come la brezza, sulle strade. Per obbligarti al silenzio, per non pensare, per rigenerarti. Da solo o con la persona che ami. Così, in questa sera di Ferragosto, mi torna alla mente JJ Cale, che sentivo anni fa e che recentemente ho ritrovato – dopo la sua scomparsa, nel 2013 – grazie all’album “The breeze, an appreciation of JJ Cale”, l’omaggio al grande chitarrista americano voluto da Eric Clapton e realizzato l’anno successivo con Mark Knopfler, Don White, John Mayer.

I ain’t hidin’ from nobody, ain’t nobody hidin’ from me. They call me the breeze, I keep blowing down the road. È sempre così, a mezza estate, con le paure della ripresa, i progetti che si accavallano, quello che vorresti fare e regolarmente non riesci. Però, non mi nascondo da nessuno e devo continuare ad andare avanti.

JJ Cale, the breeze, la brezza

Blues, jazz, country-rock: JJ Cale, classe 1938, è stato un po’ tutto questo insieme, ispiratore di Eric Clapton e dei Dire Straits, autore di After midnight e Cocaine, riservato pensatore e inventore di quello che è stato definito il Tulsa sound, la città dove mise in piedi uno studio di registrazione. Mi è sempre piaciuto il suo modo di suonare. Da ragazzetto, sicuramente, perché faceva figo ascoltare la musica di oltre Oceano, meno pop e più impegnata. Adesso, più stagionato, apprezzo quella voce, il suo slang, la barba grigia e l’aria più vissuta: la brezza di JJ Cale è una piccola emozione.

Call me the breeze

They call me the breeze, I keep blowing down the road
They call me the breeze, I keep blowing down the road
I ain’t got me nobody, I ain’t carrying me no load
Ain’t no change in the weather, ain’t no change in me
Ain’t no change in the weather, ain’t no change in me

I ain’t hidin’ from nobody, ain’t nobody hidin’ from me
I got that green light, babe, I got to keep moving on
I got that green light, babe, I got to keep moving on
I might go out to California, might go down to Georgia, might stay home