La cena dei potenti. Quando Jahwè, Dio e Allah si incontrarono
23 Febbraio 2018
Una strana convocazione su un foglietto ingiallito. Qualche frase apparentemente sconnessa, scritta in caratteri antichi – aramaico, greco, arabo. Un messaggio in grado di provocare turbamento. Al punto da prendere in fretta i bagagli e partire di corsa. Dagli Stati Uniti, dall’Europa, dalla Turchia: destinazione Chartres, uno dei luoghi più misteriosi e suggestivi di Francia. Tre Signori, un po’ simili e un po’ diversi, rispondono all’appello quasi disperato di un’affascinante studiosa, ormai avanti in età. Dopo anni di studi, disincantata anche dalla lettura dei libri sacri, si appresta a ricevere la visita dei tre ospiti. Mister Rushi arriva da New York. È un tipo sulla settantina, intransigente e severo, ma dotato di uno straordinario senso dello humor. Monsieur Beckett arriva da Parigi; un po’ tradizionalista, sembra un cardinale in vacanza, ma è dotato di strabilianti poteri visionari. Il signor El-Averroè arriva da Istambul. È un bel signore mediorientale, dotato di intelligenza puntuta, molto suscettibile e discretamente maschilista. I Tre si conoscono bene, ma custodiscono un passato irrisolto. Si ritrovano così, uno all’insaputa dell’altro in un luogo ricco di storia e di simboli, incalzati dalla presenza della loro ospite che nonostante i modi gentili cercherà in modo inaspettato di condurli al conflitto.