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Benedetti militari

9 Dicembre 2025

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Benedetti militari

È una buona notizia che i vescovi italiani pongano finalmente dei dubbi, seri, sull’Ordinariato militare. Ovvero sui cappellani dell’esercito, sacerdoti con le stellette, inquadrati nella gerarchia. Lo scrivono nella nota pastorale Educare a una pace disarmata e disarmante, presentata agli inizi di dicembre.

Sono una trentina di pagine, molto ben articolate e chiare. Parlano dell’urgenza di formare le coscienze per uscire dalla logica della guerra. Parlano di escalation nucleare, della preoccupante crescita di antisemitismo, islamofobia e cristianofobia, del dilagare dei nazionalismi. Ritengono «contraddittorie» le «proposte di pesanti investimenti sul piano degli armamenti e delle tecnologie militari che hanno fatto seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia».

Benedetti militari

Per la prima volta, anche se la questione dipende dal Vaticano, la Conferenza episcopale italiana suggerisce di trovare altre strade da una presenza “in organico” dei cappellani militari come sacerdoti dell’esercito. «Occorre – scrivono  i vescovi – che questo impegno sia sostenuto da una spiritualità della pace all’altezza del compito a cui i militari sono chiamati. Guardiamo con gratitudine all’opera dei cappellani militari che in tanti contesti hanno testimoniato l’Evangelo della pace anche in situazioni molto difficili. Ci chiediamo però anche se non si debbano prospettare diverse forme di presenza in tali contesti, meno direttamente legate a un’appartenenza alla struttura militare: esse consentirebbero maggior libertà nell’annuncio di pace specie in contesti critici».

Benedetti militari

Sì, è ora di cambiare perché la Chiesa sia più libera su questi temi. L’origine dell’Ordinariato Militare, d’altronde, è scattata in piena era fascista. Nel 1925 il Governo Mussolini e la Santa Sede avviarono, nel massimo riserbo, le trattative per definire il carattere del nuovo Servizio Assistenza Spirituale alle Forze armate in tempo di pace. L’Ordinariato militare per l’Italia venne eretto il 6 marzo 1925 con Decreto della Sacra Congregazione Concistoriale e approvato dallo Stato Italiano con la legge 417 del 1926 che istituiva un contingente permanente di cappellani in tempo di pace. Il Concordato del 1929 (agli articoli) recepì la presenza religiosa nelle Forze armate.

Questo non significa che non debba esserci una presenza religiosa tra i militari. Però, Santo Cielo, che l’Ordinario militare d’Italia, sia inquadrato come generale di corpo d’armata e abbia le stellette che brillano vicino al clergyman, questo no.

 

 

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