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Librolandia, una festa che crea dipendenza

6 Maggio 2024

Sono sempre di buonumore nella settimana in cui inizia il Salone internazionale del libro di Torino. Siamo all’edizione XXXVI e il tema è «La vita immaginaria», ovvero, secondo Natalia Ginzburg, la vita che muove la vita creativa. Annalena Benini, direttrice editoriale della rassegna, spiega che il ricchissimo programma di ciò che accadrà al Lingotto di Torino dal 9 al 13 maggio, è «omaggio alla vita immaginaria in tutte le sue forme: al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale».

Che meraviglia. Non lo dico da ingenuo. Ma penso che questo Salone del libro 2024  sia un segnale importante proprio oggi: la lettura come antidoto e pausa dal frastuono dei social, i contenuti e le idee come ingrediente di pace e dialogo mentre cresce la voglia di guerra, le relazioni e gli incontri come viatico civile per contrastare la permanente modalità, urlata e conflittuale, di rapportarci.

Avrò anche la fortuna – e lo potete vedere nella sezione degli appuntamenti – di partecipare a diversi incontri, uno dei quali per ragionare sul mio ultimo libro dedicato al triangolo industriale italiano. Unendo sempre, com’è la mia storia, l’attenzione all’economia ai temi esistenziali, religiosi e culturali.